Tutte le discipline verranno comprese nel progetto pedagogico dedicato ai bambini e nella formazione continua e specifica degli educatori.

 Musicalità creativa

Musicalità espressiva significa far vivere ai bambini la musica come un’attività sensoriale, naturale e soprattutto emotiva dando loro la possibilità di trovare un modo nuovo e gratificante per sentirsi bene e sperimentare un linguaggio non verbale. Fin dal grembo materno il bambino sviluppa, col passare dei mesi, la  capacità di ASCOLTARE e  SENTIRE i rumori che lo circondano (il battito del cuore della mamma o il flusso continuo del sangue). Dalla nascita fino ai 18 mesi il bambino è STIMOLO e sviluppa completamente il sistema nervoso, dai 24 mesi la MUSICALITÀ e il LINGUAGGIO vanno di pari passo con la CAPACITA’ DI MUOVERSI. La musica può costituire una bellissima occasione per giocare e giocando si impara moltissimo.

Creatività esperienziale 

Si impara a dare libera espressione agli impulsi comunicativi e fisici. I laboratori teatrali e di teatro-danza hanno in più occasioni dimostrato la loro efficacia dal punto di vista comunicativo, per migliorare la propria capacità ed efficacia nell’affrontare un pubblico, nell’instaurare un rapporto positivo con chi ascolta, per catturare e mantenere l’attenzione, per trasferire il messaggio in modo chiaro e per acquisire consapevolezza della propria comunicazione non verbale (corpo, gestualità, utilizzo dello spazio).
 

Manualità e modellazione

Manualità significa abilità nell’usare le mani: una capacità che è importante sviluppare e coltivare in ogni momento della vita, ma soprattutto  nelle diverse fasi della crescita che vanno dai primi mesi di vita all’adolescenza, perché è collegata allo sviluppo di molti altri importanti fattori: sensoriali, motori, emotivi, cognitivi, che vengono chiamati in gioco in maniera diversa nel susseguirsi dei diversi stadi.   Nel periodo motorio del primo anno e mezzo di età, ad esempio, lo sviluppo della manualità ha a che fare con la scoperta dell’ambiente esterno, ed alla sollecitazione delle strutture neurofisiologiche che permettono lo sviluppo di una rappresentazione di sé stessi, di un apprendimento adeguato  e della capacità di entrare in relazione con gli oggetti e con le persone.